Non mi è ancora capitato di sfogliare un numero della rivista Civiltà delle Macchine, almeno non uno dei primi numeri, quelli pubblicati sotto la direzione di Leonardo Sinisgalli, ricordato a volte come il poeta ingegnere e associato addirittura al grande Leonardo da Vinci per la sua straordinaria versatilità. Nell'attesa che (mi) capiti la buona occasione è però possibile sfogliarli in maniera virtuale grazie allo straordinario portale dell' Internet Culturale; è possibile sfogliarli ma anche scaricarli in formato PDF, magari per una stampa in formato A3.
(particolare da 'Ritratto di Sinisgalli',
di Maria Padula, olio su tavola, 70X50)
<Nessun numero della Rivista finì mai nel cestino: la maggior parte degli abbonati (si stampavano 10 mila copie spedite in omaggio in tutto il mondo ai delegati, ai corrispondenti, ai soci, ai clienti delle Aziende del Gruppo) faceva rilegare i sei numeri annuali della pubblicazione. La facciata, vale a dire la copertina, ebbe cure particolari. In genere veniva confezionata da noi in redazione. Ce ne furono alcune firmate da Burri, da Kline, da Mathieu. Le più originali anticiparono il Concettualismo.>
La 'Rivista' è naturalmente Civiltà delle Macchine, le 'Aziende del Gruppo' sono quelle del gruppo Finmeccanica (vedi foto qui sotto), e il racconto - tratto da un articolo apparso sul quotidiano il Mattino del giugno 1978 - è dello stesso Sinisgalli che diresse la rivista dalla fondazione fino ai primi due numeri del 1958 per un totale di trentuno uscite.
A valorizzare e a rendere meglio accessibile quella straordinaria stagione culturale ci hanno pensato alcuni studiosi legati al Centro Pristem dell'Università "Bocconi" di Milano (l'acronimo P.RI.ST.EM. sta a indicare "Progetto Ricerche Storiche E Metodologiche") realizzando una ricca antologia degli articoli di CdM (direzione Sinisgalli). Il volume, uscito in prima edizione nel febbraio 2014 nella collana 'i libri del PRISTEM' grazie al contributo della Fondazione Leonardo Sinisgalli (http://www.fondazionesinisgalli.eu/), è pubblicato da Egea e ha come titolo "Civiltà del Miracolo".
Il libro, di quasi 500 pagine, è particolarmente robusto: può essere molto adatto per una lettura estiva...
cito infine dall'introduzione: <(...) è ovviamente innegabile il vantaggio che a Sinisgalli derivava dal fatto di essere tra i pochi ad avere una solida preparazione scientifica oltre a un’acuta sensibilità poetica ed estetica. Grazie a questo, era in grado di dialogare con competenza con poeti, filosofi, pittori, architetti, ingegneri, cibernetici, economisti commissionando loro gli articoli più significativi per la rivista. Nello stesso tempo, per molti di questi autori, l’invito di Sinisgalli costituì la molla verso un nuovo modo di concepire interessanti e stimolanti aperture culturali e di accettare come naturale quella osmosi tra arte e scienza, tecnica e fantasia che formò il substrato su cui si crearono le premesse del miracolo economico italiano.>

