Il prossimo autunno 30 borse di studio, per un ammontare complessivo di quarantamila euro, saranno assegnate ad altrettante classi e alunni delle scuole di
Vicenza e Provincia. A erogare questa non trascurabile somma, in questi tempi di vacche magre per la scuola e non solo, sarà
l'Associazione Progetto Marzotto di Vicenza (
http://www.progettomarzotto.org) che ha scelto proprio la tecnologia come tema centrale per il bando di quest'anno. E' interessante che il bando sia rivolto a tutti gli ordini di scuola, compresa la scuola primaria. Infatti anche qui da qualche anno, come nella scuola media, la 'tecnologia' è presente come disciplina autonoma ma la sensazione è che di fatto siamo ancora lontani da un suo effettivo e capillare insegnamento. Una iniziativa come quella dell'associazione vicentina - dall'intrigante titolo
"La Tecnologia che vorrei" - ha certo il merito di mettere al centro dell'attenzione un sapere, come quello tecnologico, che non ha ancora ottenuto il pieno riconoscimento del suo valore formativo e culturale. Conoscete altre iniziative simili in giro per l'Italia? Credo andrebbero fatte conoscere e diffuse.
Il riferimento del concorso alle
Indicazioni Nazionali per il curricolo (
http://www.indicazioninazionali.it/J/) è esplicito ed evidente: "Rientrano nel campo della tecnologia i principi di funzionamento e le modalità di impiego di tutte le macchine, i dispositivi, gli strumenti che l’uomo progetta, realizza e usa per gestire o risolvere problemi o semplicemente per migliorare le proprie condizioni di vita. Fanno parte del tema le attività quali la progettazione e/o fabbricazione di un oggetto elencando gli strumenti ed i materiali necessari; l’immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità; l’esecuzione di interventi di riparazione, manutenzione e decorazione. Per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione, della comunicazione e le tecnologie digitali viene richiesta una riflessione rispetto agli effetti sociali e culturali della diffusione e alle conseguenze relazionali e psicologiche dei possibili modi d’impiego attuali e futuri."
L'animazione che accompagna il
progetto, poco più lunga di due minuti, è molto efficace e gradevole. Qualcuno sa chi ne è l'autore?